“La vittoria del gruppo”: il commento di Simone Luci alla promozione in Serie A

È la settimana dei festeggiamenti in casa del Romagna RFC, che domenica a Perugia ha conquistato la Serie A grazie alla vittoria nello spareggio finale con il Civitavecchia.

Il tecnico Simone Luci, alla sua seconda stagione sulla panchina del Romagna, è sicuramente tra i principali artefici di questa stagione indimenticabile, avendo guidato la squadra più giovane del girone verso questo traguardo quasi impensabile da raggiungere a inizio anno: “È un sogno che è diventato realtà, che i ragazzi hanno inseguito e costruito facendo un passo alla volta”, commenta il tecnico ripercorrendo il percorso dei suoi, “a inizio stagione eravamo partiti con altri obiettivi, ovvero fare meglio dell’anno scorso e migliorare il piazzamento al quinto posto. Strada facendo l’asticella si è alzata e abbiamo capito che potevamo arrivare più in alto, ma abbiamo affrontato serenamente tutte le sfide che ci si sono poste davanti senza farci prendere dall’ansia. Così è stato anche nelle ultime due partite, con il Florentia prima e con il Civitavecchia poi: i ragazzi le hanno giocate con una la giusta mentalità, pensando solo a fare meglio di prima ed è stato questo a darci la forza di vincere.

In questo campionato è come se avessimo dipinto un quadro bellissimo e alla fine abbiamo aggiunto anche la cornice”.

Determinante per questo successo il lavoro di squadra compiuto in tutto l’anno, come sottolinea Luci: “È la vittoria di un gruppo in cui ognuno ha dato il proprio contributo, a partire dal grande lavoro fatto dal tutto lo staff, che ha sempre curato nei dettagli tutte le fasi della stagione. E poi è stato fondamentale poter contare su una squadra molto solida, i ragazzi hanno mostrato un forte spirito di sacrificio e attaccamento alla maglia: lo si è visto durante tutto l’anno, negli allenamenti, che hanno sempre registrato un’altissima presenza di tutti i giocatori in rosa, e alla domenica, dato che il sostegno ai compagni in campo non è mai mancato anche da chi non giocava. Penso che questo significhi molto e sia la dimostrazione che il nostro progetto funziona e può fare ancora tanta strada: arrivare in Serie A con praticamente tutti giocatori del territorio cresciuti all’interno del progetto della Franchigia è qualcosa di straordinario e unico. Adesso ci godiamo questo momento e dopo i festeggiamenti inizieremo a pensare alla nuova avventura che ci aspetta”.

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